Un albero virtuale per il ‘Giardino dei Giusti’ della ‘Foscolo’

Pur nella ancora difficile situazione sanitaria che purtroppo limita ogni manifestazione in presenza, in occasione della “Giornata della Memoria” di mercoledì 27 gennaio 2021 gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” non hanno voluto tuttavia rinunciare al loro consueto momento di riflessione collettiva durante il quale, ormai da nove anni, oltre a meditare sulle atrocità avvenute nel corso della Shoah e la necessità della memoria come antidoto all’Indifferenza, viene dedicato un albero in ricordo di chi, in mezzo agli orrori e alla barbarie umana, ha messo a repentaglio la propria vita con generosità e altruismo salvando anche solo un ebreo dal suo destino di morte e ottenendo per questo, dalla Yad Vashem di Gerusalemme, il titolo di “Giusto tra le Nazioni”. Un simbolico ulivo, segno di pace, è stato quindi artisticamente realizzato quest’anno in modo virtuale assemblando sui suoi rami tante foglioline quanti sono gli alunni, foglie sulle quali ognuno ha scritto pensieri e frasi significative che richiamano alla memoria, alla responsabilità, alla speranza nel bene, alla conoscenza e consapevolezza di ciò che è stato. In attesa di poterlo fare in presenza, lo stesso va quindi ad accrescere il “Giardino dei Giusti” dell’Istituto Comprensivo e troverà posto accanto agli altri alberi  dedicati, a partire dal 2013, a Giorgio Perlasca, Carlo Angela, Gino Bartali, Adele Zara, Calogero Marrone, don Aldo Brunacci, il paese di Nonantola e la maestra Clelia Caligiuri. Fedeli al proposito di onorare un “Giusto” italiano, la scelta quest’anno è caduta su una figura emblematica che ha intrecciato il suo destino ad una delle pagine più buie della storia dell’occupazione tedesca in Italia: l’eccidio  delle “Fosse Ardeatine” avvenuto a Roma il 23 marzo 1944. Don Pietro Pappagallo, unico sacerdote tra gli oltre trecento prigionieri trucidati per rappresaglia dai nazi-fascisti, così come recita la motivazione della medaglia d’oro al valor civile a lui riconosciuta nel 1998 dalla Repubblica Italiana, “durante l’occupazione tedesca collaborò intensamente alla lotta clandestina e si prodigò in soccorso di ebrei, soldati sbandati, antifascisti ed alleati in fuga dando loro aiuto per nascondersi e rifocillarsi. Tradito, fu consegnato ai tedeschi, sacrificando la sua vita con la serenità d’animo, segno della sua fede, che sempre lo aveva illuminato.”.E’ stato insignito nel 2018 del titolo di “Giusto tra le Nazioni” e dedicare a lui – definito “martire della Chiesa”, esempio per l’umanità, combattente contro l’indifferenza, modello di speranza e uomo di pace” – un albero del suo “Giardino dei Giusti” ha per l’Istituto Comprensivo “Foscolo” un duplice profondo significato, quello di ricordare un uomo votato al bene e quello di ricordare che anche nei momenti più bui della storia umana non sono mancati, e purtroppo ancora oggi non mancano, gesti di generosità che salvano vite umane anche a rischio della propria. Questo è infatti il messaggio che ogni anno la scuola secondaria “Foscolo” vuole rinnovare ai suoi alunni, e ciò perchè non basta ricordare “ciò che è stato” e sperare che non accada mai più, ma bisogna sempre coltivare il bene mai del tutto sopito nell’essere umano e la memoria di chi “salvando una vita, ha salvato il mondo intero”.

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