Le manifestazioni del 23 maggio impegnano ancora la ‘Foscolo’

È ormai una consuetudine la partecipazione di una rappresentanza di alunni e docenti della scuola secondaria “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto alle manifestazioni previste a Palermo il 23 maggio 2019 in occasione del 27° anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e di Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, gli uomini della sua scorta. Anche quest’anno, infatti, nell’ambito del progetto legalità “Itinerari per una cittadinanza di genere.. umano”, gli alunni della “Foscolo” hanno aderito a #PalermochiamaItalia”, la “Giornata della legalità” promossa dalla “Fondazione Falcone” e dal MIUR che ha richiamato nei consuenti luoghi simbolo della città numerosissimi studenti provenienti dalla Sicilia oppure arrivati da tutta Italia con la “Nave della legalità”. Dopo essersi radunati in mattinata in piazza Magione con i gruppi più numerosi, i ragazzi hanno lì potuto visitare i vari stand di associazioni operanti nel settore della legalità ed assistere con entusiarmo alle esibizioni di noti comici e cantanti, avendo inoltre l’onore di incontrare don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione antimafia “Libera”, che ha gentilmente posato con loro per una foto ricordo. Nel pomeriggio, poi, essi hanno raggiunto l’Albero di Borsellino in via d’Amelio, luogo dal quale si snoda il corteo che, passando tra alcuni luoghi della memoria in cui hanno perso la vita Boris Giuliano e il giudice Rocco Chinnici, giunge infine davanti all’Albero di Falcone in via Notarbartolo. Con grande coinvolgimento gli alunni hanno mostrato striscioni e gridato insieme agli altri studenti slogan e canzoni contro la mafia, esprimendo così il loro dissenso ad essa e alla correlata cultura dell’omertà. La “Giornata della Legalità”, che ogni anno ricorda tutte le vittime di mafia, nasce proprio per non dimenticare ciò che è accaduto a Capaci e in via d’Amelio ed è molto importante, proprio in virtù del suo grande coinvolgimento degli studenti, per diffondere soprattutto nelle nuove generazioni il senso della legalità e della giustizia. Partecipare a questa manifestazione, così importante e simbolica, resta quindi un’esperienza molto significativa per gli alunni e i docenti che hanno la possibilità di prendervi parte poichè,  entrando in contatto con i tanti altri giovani e scolaresche provenienti da tutta Italia, è più facile condividere la consapevolezza che il problema della criminalità da sconfiggere non è solo della Sicilia, nutrendo insieme la speranza di sconfiggerla insieme.