La ‘Foscolo’ alle manifestazioni a Palermo del 23 maggio

Anche quest’anno, nell’ambito del progetto legalità “Itinerari per una cittadinanza di genere.. umano”, una rappresentanza di alunni e docenti della scuola secondaria “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto ha partecipato alle manifestazioni previste a Palermo per il 23 maggio in occasione del 26° anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della sua scorta. La “Giornata della legalità” dal titolo #PalermochiamaItalia”, promossa dalla “Fondazione Falcone”, ha visto un’ampia partecipazione di studenti provenienti dalla Sicilia oppure giunti da tutta Italia con la “Nave della legalità”. Gli alunni, dopo essersi radunati in mattinata con gli altri gruppi in piazza Magione, hanno lì potuto visitare i vari stand delle Forze dell’Ordine e di associazioni operanti nel settore della legalità, oltre ad assistere agli interventi ed esibizioni di artisti vari. Nel pomeriggio, invece, si sono trasferiti in via d’Amelio e, dopo aver riflettuto presso l’Albero di Borsellino, hanno successivamente preso parte al lungo corteo che, snodandosi tra vari luoghi della memoria in cui hanno perso la vita difensori della legalità come Boris Giuliano e il giudice Rocco Chinnici, giunge davanti all’Albero di Falcone in via Notarbartolo. Con entusiasmo e coinvolgimento i ragazzi hanno mostrato striscioni, scandito slogan e urlato canzoni contro la mafia, esprimendo così il loro dissenso ad essa e alla cultura dell’omertà che l’accompagna. Non dimenticare ogni anno ciò che è accaduto a Capaci e in via d’Amelio, ricordare in questa occasione anche tutte le vittime di mafia, è molto importante per diffondere nelle nuove generazioni, e in tutti i cittadini, il senso della legalità e della giustizia. Anche in questa occasione, quindi, la partecipazione ad un evento così significativo è stato per tutti gli alunni e le docenti coinvolti un momento indimenticabile, anche perchè condiviso con tanti altri studenti e scolaresche provenienti da tutta Italia a testimoniare quanto il problema della criminalità da sconfiggere non sia solo siciliano.