1° posto al “Concorso Calimero” per la ‘Foscolo’

Premio Calimero Foscolo 2015-Grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dalla Scuola secondaria di 1° grado “Foscolo”, con un elaborato presentato per la 2^ C dai docenti Sebastiano Celi e Michaela Munafò, nell’ambito della settima edizione del “Premio Calimero: Oltre l’autismo”,  nel corso della cerimonia di premiazione che ha avuto luogo venerdì 29 maggio presso l’Auditorium sito all’interno del Parco urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto. Il concorso, organizzato dalla sezione provinciale di Barcellona dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) di Messina con l’obiettivo di diffondere le buone prassi destinate all’inclusione e integrazione degli alunni con disturbi dello spettro autistico,  era destinato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della provincia che, in presenza di compagni autistici, intraprendono e realizzano concrete iniziative rivolte all’affermazione del diritto del disabile per concretizzare il diritto allo studio e all’integrazione nella scuola e nella società. Esso ha visto la partecipazione di una decina di istituzioni scolastiche sul territorio con lavori impegnativi frutto di una quotidiana prassi didattica, chiaramente e organicamente documentati, i cui elaborati sono stati esaminati e valutati da un’apposita commissione nominata dal CTRH (Centro Territoriale per l’Handicap) di Barcellona Pozzo di Gotto e dall’ANGSA Messina secondo criteri di qualità, originalità e contenuto per la forma del lavoro, l’innovazione, la precisione dello sviluppo del tema. Presenti alla premiazione il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “D’Alcontres”, Prof. Angelo Cavallaro, il Presidente ANGSA Messina Adele Martinez e i rappresentanti della sede ANGSA di Barcellona Pozzo di Gotto  e del “Centro dedicato per l’Autismo: Progetto Dopo di Noi” Claudio Passantino e Nica Calabrò.  La conferma tangibile che ha riconosciuto valido il percorso didattico e formativo presentato dalla scuola secondaria “Foscolo”, secondo la stessa motivazione che lo ha accompagnato, ha quindi ancora una volta dato merito alla qualità di un lavoro di equipe e alla capacità creativa di espressione multimediale dello stesso.

Leggi l’articolo sulla Gazzetta del Sud del 4 giugno 2015