Si è svolto martedì 11 fabbraio 2025, presso la palestra auditorium della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” – nell’ambito del progetto “Legalità” e delle attività per la prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo coordinate dalla referente prof.ssa Michaela Munafò – un coinvolgente e significativo incontro durante il quale tutti gli alunni e alunne delle classi seconde e terze hanno prima ascoltato e poi interagito con l’avvocato Marilisa Giunta, che ha fatto del ricordo del fratello Felice una missione di vita, e con l’ispettore Nunzio Zagara del Commissariato di P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo i calorosi saluti agli ospiti da parte della Dirigente prof.ssa Felicia Maria Oliveri, Marilisa Giunta ha subito portato ai ragazzi presenti il ricordo della dolorosa vicenda che nel 2005 ha coinvolto Felice, vittima a soli quindici anni di un atto di bullismo che a suo tempo ha sconvolto non solo familiari e conoscenti ma la comunità barcellonese tutta. L’avvocato ha ribadito, in particolare, come i segnali di minaccia che avevano preceduto il tragico epilogo, fossero stati taciuti dal fratello, ragazzo esemplare educato a sani valori, non per paura bensì nella convinzione che non fosse necessario ricorrere ad una difesa fisica che avrebbe risposto alla violenza con altra violenza, contando invece sul dialogo e manifestando fiducia nella giustizia. Le caratteristiche e le dinamiche del fenomeno ormai identificato come “bullismo” invece c’erano già allora, ed è per questo che lei stessa, dopo un percorso di studi mirato e motivato, oggi incontra frequentemente gli studenti per sensibilizzarli sulla gravità del problema e sulla necessità di cercare aiuto per sè o per altri incapaci di farlo. Dopo il richiamo ad alcuni aspetti giudiziari legati agli atti di bullismo e cyberbullismo da parte dell’ispettore Zagara, ha poi portato ai ragazzi presenti la sua commossa testimonianza sulla vicenda di Felice anche la prof.ssa Santina Iudicello, che del ragazzo era la madrina e che ha vissuto con la famiglia la dolorosa perdita e il legittimo desiderio di giustizia. Molto importante, in particolare, è stata una sua considerazione ribadita agli alunni in ascolto sul ruolo dei cosiddetti “spettatori”, non meno colpevoli di chi compie violenza o vessazioni. Ha chiuso infine l’incontro la presentazione da parte dei ragazzi ai loro ospiti di numerose riflessioni, poesie, domande, oltre a alcuni lapbook e cartelloni frutto del percorso di approfondimento svolto nelle classi con la certezza che il ricordo di Felice – cui la scuola “Foscolo è particolarmente legata come suo ex alunno – debba restare vivo a lungo tra i suoi giovani concittadini, sia come monito contro comportamenti violenti e prevaricazioni che possono avere conseguenze tragiche, sia come esempio di correttezza e onestà.
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