Un Otto Marzo all’insegna della libertà

Da sempre momento di riflessione sul ruolo delle donne nella società e di approfondimento per le alunne e gli alunni di tutti gli ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo “Foscolo”, la “Giornata Internazionale dei diritti delle donne” anche quest’anno ha visto realizzare numerose attività da parte di bambini e ragazzi. Particolarmente coinvolta soprattutto la scuola secondaria di 1° grado che, nell’ambito del progetto “Pari opportunità” coordinato dalla prof.ssa Lara Alesci, ha vissuto due separate occasioni di riflessione. Nella mattinata di mercoledì 8 marzo 2023, infatti, una nutrita delegazione di alunne e alunni è stata presente all’evento “L’otto per essere Donna” che si è svolto presso il “Teatro Mandanici” su iniziativa dell’assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità Viviana Dottore.  L’articolata manifestazione, rivolta alle studentesse e studenti barcellonesi, è stata moderata dalla giornalista Cristina Saja e ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Calabrò per i saluti istituzionali e di alcune professioniste che si distinguono per ricoprire ad oggi un ruolo di rilievo nella nostra città in vari ambito prima prettamente maschili. Realizzate dagli alunni con la guida della prof.ssa Sabina Bruzzese e del prof. Enzo Napoli – richiamando le “8 donne per l’8 marzo” della mostra evento dello scorso anno – sul palco anche tre significative sagome di donne rivestite dal velo islamico con colombe bianche e parole di libertà che si affacciavano dal loro interno con forte valore simbolico e con la speranza di un futuro in cui la donna possa essere “libera di essere libera”, libera di studiare, libera di amare, libera di esprimersi. A spiegarne il messaggio al pubblico presente in sala la stessa prof.ssa Alesci che, invitata in qualità di rappresentante dell’Istituto “Foscolo” e di referente per le “Pari Opportunità”, ha ricordato come ad oggi in certi paesi, come l’Iran, le ragazze vengano addirittura avvelenate per impedire loro il diritto allo studio, mentre è proprio attraverso l’istruzione che passa l’esercizio della libertà e il pieno raggiungimento della parità di genere, obiettivo #5 dell’Agenda 2030 dell’ONU. Conclusa la partecipazione alla manifestazione, mentre lo stesso messaggio di libertà declinata in tutti i suoi aspetti è stato collocato sulle porte di tutte le aule coinvolgendo tutti i ragazzi, per la scuola secondaria la “Giornata dei diritti delle donne”  ha avuto poi un seguito presso il Museo Didattico “Foscolo”, dove nel pomeriggio è stata inaugurata la mostra d’incisioni “TRACCE DI MEMORIA – Sesta edizione del Premio Internazionale di Incisione Giorgia Alesci”, premio finalizzato a valorizzare e promuovere maestri giovani e meno giovani che praticano l’arte antica dell’incisione e nato con l’intento di commemorare la compianta Prof.ssa Giorgia Alesci, docente dell’istituto che ha avuto grande passione per l’arte. Alla presenza anche di una delegazione di alunni, tale evento ha visto la partecipazione della Dirigente Scolastica prof.ssa Felicia Maria Oliveri, del curatore della rassegna prof. Enzo Napoli, della prof.ssa Sabina Bruzzese e della famiglia Alesci sostenitrice del premio, ospitando anche l’assessora ai “Beni Culturali” Angelita Pino e l’assessora alla “Pubblica Istruzione e Pari Opportunità” Viviana Dottore in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Dopo la proclamazione dell’opera incisoria di Giuliana Consilvio vincitrice del premio, si è voluto quindi per l’occasione rivolgere un pensiero anche alle compiante docenti Giovanna Murabito e Emma Gaeta, mentre è stato chiarito dalla Dirigente Oliveri pure agli ospiti presenti il messaggio simbolico che ha avuto per l’Istituto Comprensivo “Foscolo” in questa “Giornata Internazionale dei diritti della donna” la collocazione presso il Museo Didattico delle originali installazioni artistiche rappresentanti donne dal cui velo islamico emergono segnali di speranza e l’invito a studiare per essere libere. Sottolineando la gravità della situazione attuale per le donne in alcune paesi del mondo e le disparità con l’occidente, si è voluto infatti cogliere l’occasione per ribadire che la parità di genere passa soprattutto dall’applicazione in tutto il mondo del diritto all’istruzione, unica speranza per le donne di “essere libere di essere libere”.

 

 

 

 

 

 

 

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